Differenza tra battuta e carattere, parola e cartella editoriale standard Leggi più tardi
Cartella editoriale standard, battute, parole e caratteri
Editoria e Traduzione
La differenza tra battuta e carattere è un argomento trattato su vari fronti: dai social network, ai gruppi di scrittura creativa, agli articoli su blog di editing e correzione di bozze; ne hanno parlato le agenzie letterarie, ci sono moltissimi video su Youtube®. Eppure, quando leggi battute o cartella editoriale inizi a sudare freddo.
I primi tempi anche io. È normale. Nella vita quotidiana siamo abituati a ragionare per parole e per pagine. Per cui, cambiare unità di misura può essere destabilizzante. Un po’ come passare da metri a inches.
Le case editrici, i concorsi, i correttori di bozze, gli editor, alcuni traduttori e gli scrittori ragionanoin battute e cartelle, per cui è il caso di adeguarsi. Se non altro per evitare di farsi riconoscere come l’inesperto di turno. Conoscere la differenza tra cartella editoriale, carattere e battuta è un po’ l’abc del gergo editoriale.
Per questo è bene farti trovare preparato. Perciò, iniziamo dalle basi.
Differenza tra battuta e carattere, parola e cartella editoriale standard
Dato che un giorno potresti voler tradurre il tuo romanzo o scrivere per il web, ho inserito anche due unità di misura che potresti trovarti davanti quando sottoponi il tuo romanzo a un’agenzia di traduzione (T), web copywriter (Web) o un libero professionista dell’editoria (E), come un editor o un correttore di bozze.
Il carattere (T)
Il carattere è un simbolo alfabetico, alfanumerico o di punteggiatura. Ogni lettera che compone questa frase è un carattere. Questa specifica è maggiormente usata nelle traduzioni. Ci sono alcune agenzie che pagano solo il testo “pieno”, ovvero il testo tradotto spazi esclusi.
Il carattere è una digitazione alfanumerica o di punteggiatura, esclusi gli spazi.
Tecnicamente, anche lo spazio corrisponde a una digitazione e richiede il suo tempo – sia pure infinitesimale –, per cui andrebbe conteggiato. Tuttavia, se ti avvicini al mondo della traduzione potresti trovarti di fronte a questa realtà; Per cui, se ti parlano di caratteri, gli spazi sono esclusi dal conteggio.
La battuta (E)
Più frequente in editoria, la battuta comprende ogni singolo carattere, sia esso alfanumerico o uno spazio; La famosa voce di Word® – caratteri spazi inclusi – indica il totale delle battute.
A differenza del carattere, la battuta è una digitazione alfanumerica o di punteggiatura, compresi gli spazi.
Adesso che conosci la differenza tra battuta e carattere potrai esprimerti in modo corretto e professionale. Però, tieni presente che non tutti la conoscono tanto che potrebbe capitare di sentirsi chiedere un conteggio battute spazi esclusi, ma è molto raro. Nella maggior parte dei casi si intende spazi inclusi. Però, nel dubbio, molti editori, editor e correttori di bozze specificano quando chiedono a un possibile cliente il numero delle battute del suo romanzo. Conoscere la differenza tra battuta e carattere ti mostrerà professionale agli occhi degli addetti ai lavori.
La parola (T/Web)
Nel mondo editoriale italiano è raro, ma può succedere: c’è ancora chi ragiona per parola, che si usa solo nelle traduzioni o nel copywriting e la scrittura per il web.
Una parola corrisponde a sette battute – sei caratteri alfanumerici oltre lo spazio – per l’italiano; a sei battute – cinque caratteri alfanumerici più lo spazio – se parliamo dell’inglese; Capirai che questo è il metodo meno affidabile nel mondo dell’editing e della correzione di bozze, poiché opinabile e Word® non è preciso al 100%, in quanto il numero di parole dipende dalla punteggiatura, dagli spazi e molti altri fattori.
Nell’editing e nella correzione di bozze, la parola non è precisa, in quanto dipende dalla lingua e non tiene conto della punteggiatura.
Tuttavia, è molto usata all’estero. Per cui, se ti occupi di traduzione di testi e traduzione letteraria ti consiglio di preparare delle tabelle di conversione per elaborare più rapidamente un preventivo di traduzione.
Per sapere, all’incirca, il numero parole per cartella editoriale standard per la lingua italiana, basta dividere il numero delle battute di una cartella editoriale standard per il numero medio di caratteri in una parola italiana.
Parole per cartella editoriale standard = 1800/6 → 300
La cartella editoriale standard (E)
Questa è l’unità di misura della lunghezza dei testi maggiormente usata in editoria. È nata con l’avvento delle macchine da scrivere, nelle quali i caratteri occupavano tutti lo stesso spazio. Ciò significa che ogni pagina ha sempre lo stesso numero di caratteri.
La macchina da scrivere è impostata per scrivere 30 righe di 60 caratteri ciascuna, per un totale di 1800 caratteri spazi inclusi – o battute.
Nei moderni editor di testo, come Word® o Scrivener®, lo spazio occupato dai caratteri dipende dalle impostazioni della pagina, dal tipo di carattere usato, dall’interlinea, dallo spazio tra le lettere…
La cartella editoriale standard rappresenta una unità di misura univoca per individuare quanto spazio occupa un testo.
Per praticità, alcune case editrici utilizzano la cartella editoriale da 2000 caratteri, benché lo standard sia di 1800: nel dubbio, domanda.
La cartella editoriale standard è composta da 1800 battute, ovvero caratteri spazi inclusi.
N.B. Al di fuori dell’editoria, esistono altri tipi di cartella (legale 1250b, commerciale/tecnica/traduzione 1500b e universitaria 2100b, etc). Se il tuo scopo è scrivere o tradurre un romanzo non ti interessano. Però, non dare per scontato che esista solo un tipo di definizione e corrispondenza di cartella. Specifica sempre che si tratta di una cartella editoriale standard.
Perché usare la cartella editoriale standard
Questo metodo è universalmente diffuso nell’ambiente editoriale, perché prescinde dal numero di pagine, dalla grandezza e stile del carattere, dai margini, dalla grandezza del foglio (A4, A5, etc), tutti i fattori che ne cambiano il formato.
Permette di individuare la lunghezza di un testo in modo univoco, in questo modo casa editrice e autore non si troveranno a discutere sulla lunghezza media delle parole, né se gli spazi sono inclusi o esclusi.
Ogni manoscritto e dattiloscritto sarà formato da un numero preciso di cartelle editoriali standard che corrisponde a un totale di battute, ovvero tutti i caratteri digitati, spazi inclusi.
La cartella editoriale standard prescinde dal formato e dall’impaginazione di un testo.
Come si calcola la cartella editoriale standard
Un po’ di matematica
Questa è la mia parte preferita. Potrei tirare fuori Excel® con formule pindariche, ma in realtà è sufficiente dividere il numero di battute per 1800. Niente di complicato.
Totale Cartelle editoriali = Totale battute / 1800
ovvero
Totale Cartelle editoriali = Totale caratteri spazi inclusi / 1800
Dove si trova il numero di cartelle editoriali su Word?
Su Word® puoi trovare il totale dei caratteri spazi inclusi nella barra di stato in basso, accanto al totale parole e al numero di pagina.
Se la pagina Word® è impostata per contenere massimo 1800 caratteri spazi inclusi, il numero di pagine totali corrisponderà alle cartelle editoriali totali.
Se vuoi delle statistiche di scrittura più complete, puoi andare nel menu Revisione e cliccare su Conteggio parole.
Troverai il conteggio delle pagine – se hai impostato il foglio in modo che ogni pagina corrisponda al numero di cartelle editoriali non ti serve altro –, il totale delle parole, dei caratteri e delle battute. A questo punto ti basta fare due conti.
Dove si trova il numero di cartelle editoriali su Scrivener?
Basta cliccare sulla cartella che contiene tutto il manoscritto (solo quello) e Scrivener® calcola il totale di battute nella barra di stato in basso.
Oppure, selezioni la cartella contenente il manoscritto (solo quello) e poi clicchi su Statistiche progetto.
Calcolo automatico delle cartelle editoriali su Scrivener
In alternativa, su Scrivener® è possibile impostare il calcolo automatico delle cartelle editoriali come nelle macchine da scrivere.
Basta andare su Statistiche Progetto → Opzioni: imposta il numero di caratteri per pagina.
Torna su statistiche e il numero di pagine corrisponderanno alle cartelle editoriali, ma occorre fare attenzione a cosa si seleziona e ai marker.
Per andare a occhio, possiamo dire che, con le impostazioni standard del romanzo, la cartella editoriale standard corrisponde a una pagina. Però, tieni a mente che ciascuna casa editrice decide le proprie impostazioni e l’impaginazione per differenziarsi e secondo le proprie esigenze, per cui non è sempre vero. Usa questo metodo per un conteggio rapido, la suddivisione del lavoro e per comunicare più o meno la mole di lavoro a editor e correttori di bozze, ma non per i numeri ufficiali.
Per quanto sia amante della tecnologia e delle App che possono aiutarti nei calcoli, questa volta ogni suggerimento sarebbe superfluo: basta una calcolatrice.
Oppure puoi usare il calcolatore qui sotto.
Calcola la lunghezza del tuo testo nei vari tipi di cartelle
(I calcoli sopra non costituiscono certificazione alcuna)
Adesso che ne sai un po’ di più di cos’è una cartella editoriale standard, come calcolare le cartelle su Word® e Scrivener®, della differenza tra battuta e carattere e quante parole ci sono in una cartella editoriale – sia pure all’incirca –, puoi presentarti senza timore a case editrici e professionisti della filiera editoriale.
Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo e spargi la voce.
Buona scrittura.
Stai iniziando la tua avventura freelance online?
Vita da Freelance
Il corso pensato per aiutarti a capire le offerte di lavoro e le insidie nascoste tra le righe, leggere un contratto e stringere accordi lavorativi online!
©️ Riproduzione riservata