La paura del foglio bianco: capire e affrontare il blocco dello scrittore Leggi più tardi

Blocco dello scrittore: cos’è

Il blocco dello scrittore è una condizione mentale che impedisce di scrivere la propria storia. Una delle caratteristiche comuni è quella di avere tante idee quando si è impossibilitati a scrivere e una lavagna vuota che occupa la mente davanti al computer.

Ci sono diverse scuole di pensiero che definiscono il blocco dello scrittore, conosciuto anche come la paura del foglio bianco e, di conseguenza, molteplici consigli e soluzioni per superarlo.

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La paura del foglio bianco

Sogno o realtà?

Molti Autori, anche quotati, prima o poi soffrono del blocco dello scrittore e raccontano la propria esperienza in merito.

Alcuni ritengono che il blocco dello scrittore non esista e sia solo pigrizia o desiderio di fantasticare, altri che si tratti di una paura inconscia che impedisce di scrivere.

Per altri ancora è solo un modo in cui la mente inconscia ci avvisa che qualcosa non va nella nostra trama o semplicemente non è il momento adatto per scrivere quella particolare storia.

Quale che sia il blocco che ti assale, vediamo nel dettaglio i punti appena esposti e le possibili soluzioni.

Si può parlare di pigrizia, quando ti metti davanti al computer, la sola idea di dover scrivere per ore e ore, seduto a una scrivania, ti toglie ogni energia. Tuttavia, in un mondo che esalta l’idea del “tutto e subito” e della competizione per risultare i più seguiti, i più cliccati, i più belli del social network di turno, ciò che davvero impedisce di scrivere non è la pigrizia, bensì l’aspettativa del risultato. Per cui, se di natura non sei una persona pigra, ma fai resistenza alla scrittura e la tua mente sembra svuotarsi a comando davanti a un computer, ecco un paio di esercizi che potrebbero aiutarti:

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Paura del foglio bianco

Pigrizia

  • Per capire se la tua è davvero pigrizia, ripensa ai traguardi raggiunti, elencali su un foglio e scrivi accanto a ciascun risultato quanto tempo hai dovuto lavorare per raggiungerlo. Fai un bilancio dei tuoi successi in tutti i campi in cui ti sei applicato.
  • Suddividi il lavoro in piccole parti. Scrivere un romanzo intero può sembrare la scalata dell’Everest. Se non sei allenato rischi di arenarti dopo i primi metri. Suddividi il tuo romanzo in scene e scrivi dei piccoli riassunti, poche righe, per riepilogare cosa succede. Una volta finito ampliali aggiungendo qualche dettaglio, riformulando le descrizioni, i dialoghi. Assicurati, tra un ampliamento e l’altro, di lasciar passare un po’ di tempo e fai altro. 

Paura

La paura è riconducibile all’aspettativa del risultato, per cui domandati perché stai scrivendo: per la fama? I soldi? Per le lodi? Allora smetti. Scrivere è un processo interiore, un modo per passare del tempo con te stesso, per coltivare la tua fantasia, la tua creatività e quel pizzico di talento che, se presente, ha comunque bisogno di essere allenato.

Spesso gli scrittori alle prime armi sono ansiosi di far leggere il proprio lavoro appena scritto e così condividono sui social network i propri brani, quando sono ancora acerbi, spesso neanche riletti, e si espongono alla macchina del fango. Infatti, i social network possono essere un’ottima risorsa per avere dei feedback, per trovare dei beta reader (dopo editing e correzione di bozze), ma sono anche pieni di persone che non vedono l’ora di criticare il prossimo, che ci siano o meno i fondamenti per farlo.

Ricevere critiche, spesso feroci e al limite dell’insulto, può spaventarti e bloccarti a scrivere. Ricorda: finché non ti senti pronto, scrivi per te. Coltiva il tuo stile, sperimenta i vari registri linguistici: non sei costretto a mostrare i tuoi testi a nessuno. Lavora sul tuo stile, mettiti in discussione e cura la grammatica, la semantica e il tuo vocabolario.

Seleziona quei gruppi dove esiste un confronto positivo e costruttivo agli estratti pubblicati. Osservalo per un po’ e solo quando ti senti pronto, condividi.

Problemi nella trama

Abbiamo visto che tra i vari problemi relativi al blocco dello scrittore, potrebbe esserci la trama.

La mente è una struttura complessa, infatti, che è in grado di cogliere indizi del mondo circostante in background, cioè, mentre fai altro, un po’ come i moderni computer. Perciò, è in grado di capire prima della tua parte conscia se c’è un problema, un intoppo.

A volte capita che nella trama che hai ideato manchi un tassello o uno dei personaggi operi in modo incoerente, vanificando il complesso intreccio che hai creato.

In questi casi, la mente potrebbe bloccarsi per risparmiare l’energia necessaria a scrivere una storia che a un certo punto creerà un problema, generando l’ansia. Di fatto, possiamo vedere il blocco dello scrittore per problemi di trama come una sorta di istinto di protezione.

In questo caso, il consiglio è di rileggere la scaletta degli eventi, i riassunti delle scene e cercare di analizzarne la coerenza: manca un evento di collegamento? Un filone rimane aperto alla fine della storia? Uno dei personaggi agisce in modo troppo incoerente, pregiudicando la verosimiglianza necessaria a girare la pagina? Il conflitto non regge? L’ambientazione è adatta o sarebbe meglio un diverso periodo storico o un altro luogo? Parti dalle domande base:

  • “Chi?
  • Cosa?
  • Quando?
  • Dove?
  • Perché?

E trova l’intruso.

Non avere paura a tagliare intere parti, se non servono.

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Se non riesci a trovare il problema puoi avvalerti di un writing coach, che ti aiuta ad analizzare la scaletta, gli eventi e sistemare i buchi di trama o le incoerenze.

Non è il momento adatto per scrivere la tua storia

Ogni storia ha il suo tempo. Quando le resistenze sono troppe e ogni altra possibile causa di blocco dello scrittore è stata scartata, allora, forse, non è ancora il momento di vivere e scrivere la tua storia.

Mettila da parte per un po’.

Dedicati ad altro, a un’altra storia.

È colpa dell’ambiente

Salvo rare persone, le case in cui viviamo tendono a essere sempre più piccole, a ottimizzare gli spazi, ricavare nuove soluzioni per i figli e spesso ci troviamo a usare uno stesso luogo per svolgere più attività.

Ci sono persone che scrivono sul tavolo della cucina, lo stesso dove mangiano e, magari, aiutano i figli a svolgere i compiti.

Quindi, non c’è da meravigliarsi se, al momento in cui si può scrivere, magari quando tutti dormono, la mente non riesce a concentrarsi: è troppo distratta dal “luogo”, lo collega ad altre attività, magari viene anche fame. Si mangia, ma non si scrive e poi viene sonno o ci si accorge che c’è qualcosa da sistemare… et voilà.

Se puoi, cerca di ricavare un posto che utilizzi esclusivamente per scrivere, fosse anche la poltrona dove accatasti tutti i vestiti da piegare. Sistemali, svuotala e dalle una nuova vita.

Se ciò non fosse possibile, allora, cerca di collegare l’atto di scrivere a un piccolo rituale: accendi un incenso o una candela, metti una specifica canzone, qualunque cosa che aiuti la tua mente a predisporsi alla sessione di scrittura. Abituala. Ci vogliono 21 giorni perché ciò avvenga, ma da qualche parte dovrai pur cominciare.

Trucchi e consigli

Vincere il blocco dello scrittore

Abbiamo visto alcuni trucchi per ispirare la mente a concentrarsi e massimizzare le sessioni di scrittura.

Puoi trovare sulla pagina Facebook® di Parole in Linea e su Instagram® dei consigli per superare il blocco dello scrittore.

Altri li abbiamo visti in questo video, ma a prescindere dalla situazione, cerca di capire perché per te la scrittura non sta funzionando.

Guardati allo specchio, scrivi una lista – potrai sempre dire di aver scritto qualcosa – analizza la tua vita, come gestisci i tempi, se ne sprechi troppo dietro ad attività futili.

Per esempio, se passi troppo tempo sui social network, puoi usare una di quelle App che impediscono l’accesso ai tuoi account per un determinato periodo di tempo e usarlo per scrivere. Oppure, puoi dettare al cellulare il riassunto della scena e, una volta a settimana, trascrivere tutto, in modo da avere un testo di partenza da rielaborare.

Le possibilità sono tante, ma ricorda che la scrittura è un processo interiore, personale: siete tu e la tua storia.

Per cui, se c’è un blocco, nella maggior parte dei casi, inizia dentro di te. Trovalo. Magari rielaboralo, tieni un diario di come vivi il blocco dello scrittore e aggiungici un conflitto esteriore, trasformalo in una trama. Come si salva l’eroe del tuo romanzo?

Spero che questo articolo ti abbia aiutato a superare il blocco dello scrittore, se vuoi ascoltare il video lo trovi sul mio profilo Instagram.

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Grazie e al prossimo video

Parole in Linea

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