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Scrivere per il Web: il corso pratico e completo di scrittura per il web per content writer e copywriter

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Il carattere tipografico (font)

Oggetto di questo corso è il carattere tipografico digitale anche noto come font.

È un insieme di simboli alfanumerici e di punteggiatura che condividono il medesimo stile.

Esistono font utilizzabili liberamente, con licenza Creative Commons e font per i quali occorre acquistare la licenza.

In questo corso, parliamo dei font liberamente utilizzabili, come i Font di Google, ovvero dei più utilizzati.

In linea generale, occorre fare una precisazione. Per i contenuti pensati per gli e-reader la scelta del font è necessaria fino a un certo punto. Infatti, gli e-reader permettono al lettore di scegliere solo tra un numero predefinito di font di lettura.

Allo stesso modo, i social network non permettono la scelta del font, ma ognuno ha il proprio.

Per tutti gli altri casi, ovvero scrittura di contenuti web per blog, siti web, riviste… il contenuto che consegnerai al Cliente dovrà avere un font leggibile.

La scelta del carattere tipografico, o font, incide notevolmente sull’esperienza utente e la leggibilità dei contenuti.

Una scelta sbagliata potrebbe persino inficiare la qualità del testo, anche se grammaticalmente e ortograficamente corretto.

Un testo poco leggibile, per quanto corretto, non risponde alle esigenze dell’utente.

 

Se non puoi leggerlo è come se non esistesse.

 

La lettura sullo schermo è più faticosa di quella cartacea. Pertanto, occorre scegliere un carattere tipografico con lettere e numeri:

·         facilmente riconoscibili;

·         in grado di comunicare le giuste emozioni;

·         con un colore adatto;

·         un contrasto adeguato rispetto allo sfondo.

Vediamo subito degli esempi pratici.

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Questi cinque esempi sono tutti scritti in carattere 12.

·         I primi due non si leggono, il secondo fa proprio male agli occhi.

·         Il terzo ha un buon contrasto con lo sfondo, ma è così piccolo e pieno di “grazie” da non risultare distinguibile.

·         Il quarto sembra più una minaccia.

·         Il quinto si legge bene, le lettere sono distinguibili, il contrasto con lo sfondo è adeguato e la dimensione non affatica troppo l’occhio.

Per testi brevi puoi giocare sul carattere, il colore e la dimensione.

Può essere utile per attirare l’attenzione dell’utente per l’invito all’azione o su un elemento importante.

Tuttavia, certe scelte potrebbero rivelarsi controproducenti su testi lunghi.

Largest Content Paint (LCP)

Per quanto si possa pensare che il colore del carattere non sia un elemento importante, in realtà nella scrittura per il web è vitale.

I Core Web Vital sono dei parametri utilizzati da Google per valutare la velocità e l’accessibilità di un contenuto web testuale, tenendo conto sia di chi legge normalmente, sia di chi ha difficoltà di lettura o di percezione dei contrasti.

Quindi, parliamo di Esperienza Utente (UX).

Il Largest Content Paint o LCP valuta proprio il contrasto tra lo sfondo e il colore del font, proprio perché questo fattore incide fortemente sulla leggibilità di un contenuto e può fare la differenza tra un articolo letto e uno abbandonato dopo poche parole.

Ovviamente, questo tipo di parametro è utile agli sviluppatori di siti web, ai web designer e tutti coloro che si occupano di programmazione web.

Tuttavia, la grande diffusione dei CMS come WordPress ha dato accesso ai non addetti ai lavori alla possibilità di realizzare un sito web e scegliere alcuni elementi in maniera autonoma.

I temi dei siti web di WordPress permettono di personalizzare il colore di sfondo e del font.

Molto spesso, il Cliente ha un sito web WordPress e chiede anche il servizio di caricamento del contenuto sul proprio sito web/blog (chiaramente il compenso è da calcolare a parte); altresì, uno dei lavori che può essere richiesto è di ottimizzare contenuti già presenti, sia tramite le tecniche SEO, di cui ti parlerò nel corso sulla Search Engine Optimization, sia dal punto di vista strettamente grammaticale, ortografico, semantico e di formattazione.

Perciò, potresti trovarti a dover valutare il carattere tipografico, il colore e la dimensione.

Oppure, più semplicemente, potresti operare queste scelte per il tuo sito web. Pertanto, sarà un ottimo biglietto da visita mostrare capacità di scelta di queste impostazioni per rendere i contenuti leggibili e accessibili.

 

I caratteri tipografici possono essere classificati in base allo spazio che occupa ciascun carattere:

·         monospazio: come nelle macchine da scrivere, ogni carattere occupa lo stesso spazio (es: Courier);

·         proporzionale: ogni carattere occupa uno spazio a larghezza variabile (Es: Roboto).

 

Oltre a questa distinzione, come avrai notato, non tutti i font sono uguali. Alcuni sono lineari, altri pieni di ghirigori (grazie).

In generale, quando si parla di scrittura per il web, i caratteri tipografici digitali sono di quattro tipi:

Sans-serif: i caratteri sans serif sono caratterizzati dalla mancanza di elementi sporgenti dalle lettere (grazie o serif). Questo tipo di caratteri sono considerati più moderni e adatti alla lettura sui dispositivi elettronici, specie sui piccoli schermi, come i cellulari.

·         Arial

·         Calibri

·         Helvetica

·         Tahoma

·         Verdana

Oltre ad Arial e Helvetica, i font Sans-serif più usati per il web sono:

·         Lato

·         Montserrat

·         Open sans

·         Roboto

·         Didact Gothic (che uso per il sito web Parole in Linea)

Serif: i caratteri serif sono caratterizzati dalla presenza di grazie, appunto serif, ovvero le piccole linee che sporgono dalle estremità delle lettere in modo più o meno arrotondato ed elaborato. I caratteri serif sono spesso utilizzati per la stampa, quindi per i testi cartacei, come libri, riviste o giornali, in quanto considerati più formali e tradizionali.

·         Baskerville

·         Bodoni

·         Garamond

·         Georgia

·         Times New Roman

 Oltre a Georgia e Times New Roman, i font serif più usati per il web sono:

·         Cinzel (che uso per i titoli del sito parole in linea)

·         Playfair Display

·         PT Serif

Script: i caratteri script imitano la calligrafia e la scrittura a mano, sebbene stilizzata ed elaborata. Si tratta per lo più di testi decorativi, per inviti, biglietti di auguri e ringraziamento, loghi o firme stilizzate (come quelle di un blog).

·         Brush Script

·         Edwardian Script

·         Freestyle Script

·         Lucida Calligraphy

·         Pacifico

Tra i font script più usati per il web c’è Pacifico, già nell’elenco sopra.

Display: i caratteri display hanno uno stile più creativo e decorativo rispetto ai serif. Spesso si usano per titoli, slogan o altre parti del testo che necessitano di un maggiore impatto visivo.

·         Broadway

·         Comic Sans

·         Cooper Black

·         Impact

·         Lobster

Oltre a Lobster, un font display usato per il web è:

·         Bebas Neue (display)

La scelta del font dipende da vari fattori, primo fra tutti il tipo di destinazione (sito web personale, aziendale, blog, rivista…), ma anche dal tono di voce, dal taglio editoriale che si vuole dare al contenuto e al pubblico di riferimento (sempre importantissimo in ogni valutazione).

 

Tra i quattro tipi di carattere tipografico esistenti al momento, quelli più utilizzati per i siti web e i blog sono di tipo sans-serif, cioè senza grazie, poiché hanno una migliore leggibilità sullo schermo.

Tra i più usati si trovano:

·         Didact Gothic

·         Lato

·         Roboto

Tuttavia, quando si vuole dare un taglio più formale ed elegante, si possono usare anche i caratteri serif.

Tra i più usati si trova il:

·         Cinzel

·         Garamond

I caratteri script e display sono quelli meno conosciuti ai non addetti ai lavori, ma si usano principalmente per:

·         Titoli decorativi;

·         Titoli di impatto;

·         Invito all’azione d’impatto (purché leggibile).

In ogni caso, essendo i caratteri script e display molto più elaborati di serif e sans-serif è bene limitarne l’uso, soprattutto se il dispositivo di destinazione sarà uno schermo molto piccolo, come un cellulare.

Uno degli errori degli scrittori alle prime armi è scegliere il carattere tipografico in base al proprio gusto, senza pensare alla destinazione e ai destinatari.

Prima di scegliere un carattere, provalo a diverse grandezze e vedi come si legge.

Nel dubbio, chiedi a una persona non più giovanissima o alla quale mancano parecchie diottrie. Se legge quel carattere tipografico sul cellulare allora è adatto.

Se navighi un po’ sul web, prestando attenzione a siti web, blog, riviste online, noterai che molti usano un font serif per il titolo e uno sans-serif per il testo.

 

Per esempio, per il sito Parole in Linea utilizzo Cinzel per i titoli e Didact Gothic per i contenuti, mentre Roboto come font di riserva.

 

Le combinazioni sono infinite, a patto di essere leggibili e di essere in linea con il brand o l’argomento del contenuto.