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Scrivi quel che sai #7 – trama secondaria e parallela Leggi più tardi
Riassunto
Bentornato al settimo episodio di Scrivi quel che sai,
questa settimana ci ricolleghiamo all’episodio precedente, in cui abbiamo parlato dello storytelling e del tema centrale, perché voglio trattare la parte dietro le quinte dei personaggi secondari.
In ogni storia che si rispetti l’eroe e l’antagonista hanno degli alleati, spesso coinvolti in trame parallele e sottotrame, che non sono presenti in ogni singolo capitolo del libro. Attingere alle tue conoscenze può ispirarti e aiutarti a capire quali reazioni mostrare al lettore.
Sottotrama o Trama parallela
La trama parallela ha uno sviluppo autonomo rispetto al tema centrale della storia con cui si intreccia, e non ne altera il finale, spesso può definirsi addirittura una storia nella storia. Si tratta delle vicende perfette per ideare gli spin-off.
La sottotrama si intreccia con la vicenda principale che può, entro certi limiti, influenzare, e dalla quale dipende profondamente. Senza la trama principale non esisterebbe la sottotrama, ma non vale il viceversa. Infatti, nessuna sottotrama può pregiudicare la conclusione della trama primaria, ma viene inserita per rendere più profondi i personaggi secondari, svelare qualche curiosità su eroi e antagonisti, o mostrare alcune delle regole del mondo in cui si ambienta la storia.
In ogni romanzo possono essere inserite più di una sottotrama e trama parallela, ma è sempre bene non esagerare o corri il rischio che il lettore si dimentichi la storia che stavi raccontando.
La trama parallela e la sottotrama hanno in comune il fatto di non essere indispensabili alla conclusione della trama principale, ma vengono utilizzate dare spazio a personaggi secondari e a tutte quelle vicende che in una vita normale continuano ad accadere anche quando non si vedono, finché non vi prestiamo attenzione.
Occhio non vede…
Purtroppo, le sottotrame, dipendenti o indipendenti, non sono sempre visibili all’interno della narrazione, e uno degli errori più comuni consiste nel dimenticare che il tempo passa anche nelle sottotrame, che siano raccontati in capitoli dedicati, oppure no.
Un caso concreto di trama parallela è la storia d’amore tra Ron Weasley e Hermione Granger. Se ben ricordi ci sono accenni, sguardi, imbarazzi, ma per tutto il tempo in cui la narrazione principale si sviluppa J.K. Rowling ha tenuto conto dell’evoluzione della storia tra i due alleati di Harry Potter, finché il nostro eroe non si è accorto che l’amore era nell’aria. Se poi pensiamo che l’autrice si è ispirata per Ron a un suo compagno di scuola, e per Hermione a com’era lei a quell’età, ecco che la correlazione tra conoscere ciò di cui si sta scrivendo, attingere a memorie, desideri e sensazioni è quanto mai prezioso.
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Quando hai un dubbio su come sviluppare una trama secondaria, o temi che hai accennato appena nell’arco del tuo romanzo fermati a riflettere se conosci la situazione che vuoi descrivere. La tua memoria può aiutarti? Ti sei documentato in merito? Oppure, basta guardarti intorno, e trarre ispirazione dagli affetti, dagli amici o dai colleghi?
buona scrittura.
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