M’editar is so good: editing, giro di bozza e gestione del tempo | pillola #7 Leggi più tardi
Ciao e bentornato a un nuovo episodio di m’editar is so good: pillole di auto editing.
Nell’episodio precedente abbiamo parlato del temuto blocco dello scrittore e di alcuni consigli per superarlo.
In questo settimo incontro parleremo di cos’è un giro di bozza e della gestione del tempo nella scrittura e nell’editing.
Editing, giro di bozza e gestione del tempo
Organizzare rilettura e editing
Prima regola del #WritingClub:
Un editing accurato richiede tempo!
Seconda regola del #WritingClub:
L’editing di un romanzo non si può completare in due settimane
Terza regola…
… i giri di bozza devono essere almeno tre.
Sia quando ti trovi nella fase di auto editing, cioè di pulitura del testo e rilettura, sia quando lo stai revisionando con il tuo editor di fiducia dovrai mettere in conto parecchie settimane, se non mesi, di lavoro.
Editing – Tempi e costi
C’era una volta l’editing… tempistiche
La revisione di un manoscritto può elevarlo nell’Olimpo dei testi di qualità, commercialmente appetibili, oppure sprofondarlo nell’angolo più oscuro dell’Averno.
L’editing non garantisce la pubblicazione.
Editor serio
A meno che il tuo obiettivo non sia il self publishing, nessun editor professionale e serio ti dirà una cosa del genere.
Lo scopo dell’editing è quello di rendere il tuo romanzo coerente nella trama, nelle azioni dei personaggi e grammaticalmente corretto.
La correzione di bozze, successiva alla fase di editing, lo pulisce dai refusi e lo impagina. That’s it. Né più né meno.
Detta così, sembra un lavoro semplice. Invece, l’editor deve leggere il tuo romanzo, comprendere la storia, il conflitto, le ragioni che muovono ogni personaggio e trovare le incoerenze e i buchi di trama, nonché tutti gli errori grammaticali, sintattici e morfologici, valutare la semantica, ridondanze e cliché, solo per citare qualche aspetto del lavoro.
In caso di saghe o di libri particolarmente complessi si richiede la sinossi e la psicologia dei personaggi.
In ogni caso nessun editor accetterà il tuo manoscritto senza valutare il tipo di lavoro di cui si sta parlando. Capirai quindi che accettare a scatola chiusa e gli editing lampo non esistono.
Per lo meno, non esistono in un mondo dove si deve analizzare e agire qualitativamente su un testo lungo e complesso come un romanzo e lo si vuole fare con professionalità e nel rispetto dell’autore e del romanzo.
Solo per analizzare e valutare quanto lavoro comporta intervenire su un manoscritto, occorre il tempo di leggerlo tutto e comprendere la trama o, in alternativa, leggere e valutare la sinossi, conoscere i personaggi e il messaggio che si desidera comunicare.
Infatti, per quanto l’optimus sia leggere tutto il libro, ciò non è sempre economicamente possibile: basti pensare ai romanzi che fanno parte di saghe in corso, magari con alcuni volumi già pubblicati. Pertanto, questo aspetto dipende dall’editor e dal tipo di manoscritto proposto.
In entrambi i casi, niente lette sommarie saltando una pagina ogni tre, dando una scorsa veloce. Prima di accettare il lavoro, l’editor impiega tempo (per cui denaro) per leggere attivamente il materiale richiesto, per valutare al meglio tutti i punti sui quali dovrà intervenire.
Il lavoro dell’editor comincia dalla lettura preliminare del manoscritto o della sinossi (che non è la quarta di copertina!).
Preventivo Editing
Editing – costi e tempi: ecco cosa incide sul preventivo
Data l’introduzione, avrai capito che non esiste la ricetta perfetta per editare un romanzo. A partire dalla componente temporale ogni manoscritto è un progetto a sé stante. Perciò, diffida da chi applica lo stesso prezzo a tutti i tipi di editing o garantisce miracoli in tempi brevi.
Un romanzo storico con avvenimenti dettagliati e battaglie realmente accadute richiederà un lavoro maggiore di una storia d’amore ambientata in epoca moderna, in cui la città è uno sfondo e gli eventi si svolgono quasi completamente all’interno di edifici inventati a gusto dell’autore.
Inoltre, lavorare su un volume di 1.200 pagine non è esattamente come agire su una storia di 300.
A tal proposito è utile ricordare che l’editor, come anche il correttore di bozze, ragiona per cartella editoriale o al massimo per caratteri. L’impaginazione influisce troppo per poter valutare la lunghezza di un romanzo dal numero delle pagine. (Se non sai cos’è una cartella editoriale standard dai un’occhiata qui).
Una volta concordata l’unità di misura del tuo romanzo, sulla base della propria esperienza, prima di accettare il lavoro, l’editor leggerà il tuo romanzo o la sinossi e valuterà i seguenti aspetti:
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Genere letterario
Il genere di un romanzo incide fortemente sulla mole di lavoro da preventivare: nel caso di un thriller storico l’editor dovrà essere ferrato sulla costruzione narrativa di un thriller, verificare la correttezza degli avvenimenti storici realmente accaduti, sulle procedure di indagine descritte, e capire dove la storia reale incontra la fantasia dell’autore, per rendere coerenti i punti di giunzione.
Senza nulla togliere a un romance ambientato in epoca moderna in luoghi prevalentemente iconici (Ponte di Rialto a Venezia, Colosseo di Roma, etc) o chiusi (ufficio, casa, etc) il lavoro di verifica è molto meno minuzioso e, pur richiedendo comunque un certo carico di lavoro, sarà minore rispetto al primo tipo di romanzo.
Per cui un editor professionista prevede tariffe diverse a seconda del tipo di romanzo che si sta valutando, ecco perché è difficile poter applicare la stessa tariffa a tutti i tipi di editing. Personalmente, mi tengo lontana da chi applica la stessa tariffa per ogni genere.
Sarebbe come andare al supermercato e trovare tutti i prodotti, dal più economico al più pregiato, allo stesso prezzo.
Lunghezza del romanzo
Abbiamo già accennato sopra che la lunghezza dei manoscritti da editare si misura in cartelle editoriali, ed è la metrica per calcolare il costo della revisione. A parità di genere letterario, maggiore è la lunghezza di un romanzo, più alto sarà il preventivo che riceverai.
Come detto sopra, ogni romanzo è diverso a seconda del genere, ma anche il numero delle cartelle inciderà sui tempi di lavoro e sulla quantità di informazioni e dati da gestire, sia perché ci vuole tempo materiale per leggere e correggere un testo più lungo sia perché, approfittando della lunghezza, gli avvenimenti presenti potrebbero presentare un intreccio più complesso rispetto a un romanzo più breve.
Registro linguistico
Per registro linguistico si intende il linguaggio adottato dall’autore, che può essere solenne, formale, comune, e colloquiale. Ogni romanzo ha un suo tipo di registro adeguato. Difficilmente troverai un fantasy epico o un romanzo ottocentesco con registro colloquiale. Ogni tipo di linguaggio ha una sua complessità e una ricercatezza dei termini da valutare, in quanto cambierà la credibilità dei personaggi e, indirettamente, il costo e la tempistica di revisione.
Alcuni generi potrebbero richiedere ricerche inerenti all’uso di una determinata terminologia nell’epoca in cui è ambientato un romanzo. A tal fine sono utili i dizionari che indicano l’anno di “nascita” dei vari termini.
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Trama
Puoi chiamarla banalmente trama, fabula, intreccio, plot narrativo, arco narrativo, successione degli eventi: qualunque nome vorrai usare, l’editor dovrà considerare la complessità delle vicende narrate, individuare il conflitto, o i conflitti, le trame secondarie e capire come vengono intrecciate fino ad arrivare all’epilogo, prestando attenzione che tutti i fili trovino la propria risoluzione entro il termine del manoscritto. Viceversa, dovrà capire se esiste un motivo valido per cui si lascia una porta aperta.
Grado di errore
Anche nella lettura preliminare l’occhio allenato di un editor si accorgerà di errori e problemi e li metterà in conto, perché per ognuno di essi dovrà creare una correzione o una nota. Presentare un testo quanto più pulito al tuo editor aiuterà te, in termini economici, e l’editor, che potrà concentrarsi sugli errori strutturali, più difficili da individuare per chi è immerso nella storia.
Attenzione!
Alla base della collaborazione deve instaurarsi un rapporto di fiducia tra autore ed editor. Se a pelle non si trova l’intesa è meglio cercare un altro professionista. Infatti, ogni editor si forma seguendo un percorso diverso, magari si specializza in un genere letterario, per cui è difficile trovare due editor che seguono la stessa, identica, linea di revisione. A tal fine è utilissimo chiedere l’editing di prova su alcune cartelle, in modo da testare se il rapporto tra di voi funziona e se lo stile di revisione di quell’editor funziona per te.
Editing e Giro di Bozza
Come si svolge l’editing in pratica?
In base agli aspetti che abbiamo visto sopra, l’editor valuterà quale tariffa applicare e calcolerà il tempo medio per ciascun giro di bozza.
Per giro di bozza si intende il completamento di una fase del lavoro, come può essere il controllo della coerenza e dei buchi di trama di tutto il romanzo dalla prima all’ultima pagina piuttosto che la correttezza grammaticale e semantica.
Per ogni giro di bozza ci sarà poi il tempo in cui l’autore dovra leggere le sue osservazioni e rispondere, o modificare quanto segnalato. Un editor esperto è in grado di calcolare il tempo complessivo, salvo imprevisti, per ogni giro di bozza più quello necessario che, in media, un autore impiega per rendergli il manoscritto con le contronote.
Stabilita la mole del lavoro e il tempo medio necessario al completamento del lavoro l’editor provvederà a proporre il suo prezzo.
Auto editing
Ci si può editare da soli?
Dal momento che questa rubrica si chiama pillole di auto editing, ho voluto illustrare i passaggi preliminari che un editor professionista compie prima di proporti un preventivo. Come vedi la qualità di base del tuo lavoro influenzerà il costo della revisione. Per cui, una volta terminata la stesura ti consiglio di lasciar riposare il tuo testo per almeno un mese e rileggerlo con occhi nuovi, come se foste un’editor che deve valutare gli errori generali riscontrati: annotate su un foglio i macro-problemi.
È utile in questo punto far leggere il manoscritto a un beta reader, che è un lettore e ti saprà fornire una sua impressione sulla scorrevolezza del testo e quanto gli è rimasto della storia che ha letto, senza entrare ne merito delle correzioni da apportare.
Aggiungete le sue osservazioni ai punti da rivedere e poi occupati dei problemi andando con ordine, dal più piccolo al più grande: correggete i refusi, le d eufonica, formattate i dialoghi, sistema gli errori grammaticali, cerca i sinonimi per le ripetizioni. Mentre ti occupi di tutte queste attività, sarai in grado di pensare inconsciamente a come sistemare i problemi più importanti.
Ti avviso subito che probabilmente non troverai gli errori di coerenza, né i buchi di trama, perché conosci troppo bene la storia. Potrai, però, tenere da parte i punti più complicati, e i dubbi che sorgeranno, per sottoporli all’editor nel momento in cui gli invierai il manoscritto.
Attenzione!
L’auto editing non sostituisce un editor professionista: ne massimizza l’operato.
Editing professionale
Come scegliere l’editor adatto a te
L’editor ha un numero limitato di giri di bozze prima di imparare trama, psicologia dei personaggi e il tuo registro linguistico. Dopo di che non sarà più in grado di trovare l’errore. Per cui, deve saper gestire e concentrare tutte le modifiche necessarie nel tempo a lui concesso. Per questo diventa vitale auto editare il tuo romanzo prima di inviarglielo.
Come scegliere però l’editor professionista più adatto alle proprie esigenze? Anzitutto, occorre capire che tipo di editing cerchi: contenuto, correttezza grammaticale, registro uniforme, coerenza trama e personaggi, etc.
Di solito, ogni editor si occupa di tutti gli aspetti della revisione. Tuttavia, alcuni potrebbero specializzarsi, magari per inclinazione, in una fase ben precisa. Ad esempio: la revisione del contenuto, o content editing, che si occupa della coerenza narrativa, dei personaggi, degli intrecci; c’è chi si specializza nel romanzo storico e nella coerenza delle date e degli eventi realmente accaduti; chi si occupa di thriller e procedure di indagine… Come vedi non esiste un solo tipo di editor e di editing.
Prima di contattare un editor professionista cerca di capire qual è il suo campo di specializzazione.
In Italia non esiste la laurea in editing, per cui troverai editor non laureati o laureati in altre discipline. L’importante è che abbiano almeno seguito qualche corso di editing e revisione, o abbiano una formazione sul campo, magari in qualche casa editrice. Verifica il loro percorso formativo e in quale tipo di editing sono maggiormente ferrati.
Valutate le tariffe, dove presenti, tenendo conto quanto detto sulla diversificazione dei prezzi in base alla complessità e lunghezza del manoscritto, e orientati sui professionisti che offrono una prova gratuita sul tuo testo per un minimo di cartelle editoriali, che possono variare da 5 a 10 a seconda dell’editor.
Il prezzo sarà sicuramente un fattore importante, ma in questo ambito risparmiare qualche decina di euro potrebbe rovinare il tuo manoscritto. Per cui, nei limiti del budget prefissato, scegli in base a:
- → Qualità della prova di editing;
- → Professionalità;
- → Formazione;
- → Disponibilità a rispondere alle domande.
Inoltre, occhi aperti perché alcuni editor colgono l’occasione del Black Friday, o altre iniziative, per offrire i propri servizi editoriali in promozione.
Spero che questo articolo ti aiuti a capire l’importanza della rilettura del tuo testo e della sinergia che si crea tra autore e editor.
Se ti è piaciuto condividilo con altri autori.
Occhi aperti e buona revisione!
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