Laura Grimaldi – Scrivere il giallo e il nero Leggi più tardi

La mia passione per i manuali della Dino Audino Editore è ormai evidente. Perciò, ci tengo a precisare che le mie recensioni sono spontanee e non ho mai avuto contatti con questa casa editrice (magari!). Trovo questa serie di manuali estremamente interessante e ricca di spunti per migliorare le proprie abilità stilistiche, progettuali e nel rendere più credibili ambientazioni e psicologia dei personaggi. Sono letture che ripeto negli anni e, ogni volta, imparo sempre qualcosa di nuovo, leggo un passaggio che la mia mente aveva tralasciato per concentrarsi su altri aspetti.

Con questo manuale si abbandona la sicurezza delle coste e ci si addentra in un genere specifico. Tutte le regole che abbiamo visto nel Viaggio dell’eroe sono ritenute acquisite; qui si entra nella zona d’ombra dove l’omicidio e il pericolo regnano sovrani.

Scrivere il giallo e nero

Si tratta di un manualetto piccolo – ottanta pagine scarse – ma concentrato, che stabilisce le regole del giallo e le “non regole” del noir. Introduce delle tecniche per  gestire gli indizi all’interno della narrazione e come portare fuori pista l’investigatore (e il lettore). Prima di passare alla trama e alla scaletta prevista da questi generi affascinanti, quanto ingestibili quando gli elementi vengono mescolati a caso, senza una strategia precisa e preordinata.

Gli indizi vanno forniti al lettore man mano che vengono acquisiti. Il problema, tuttavia, è come vengono acquisiti e utilizzati per arrivare alla soluzione. Molti giallisti […] li tirano fuori dal cappello all’improvviso, forzandone per comodità l’interpretazione. […] La sfida al lettore dev’essere improntata a cavalleria: tu sai quello che sa l’investigatore. Dimostra di essere bravo quanto lui.

Laura Grimaldi – Giornalista, traduttrice e autrice

Questo manuale si focalizza, inoltre, sugli strumenti del mestiere, ovvero le armi del delitto e sull’importanza della revisione. Infatti, soprattutto in questi due generi, è importante una visione d’insieme per assicurarsi che tutti i tasselli sono stati incastrati a dovere.

Un manuale che vale la pena di leggere, ma solo dopo aver padroneggiato i principi della narrazione, delle figure archetipiche e saper delineare un mondo plausibile, dove i personaggi si muovono liberamente, come se fossero dotati di vita propria.

Buona lettura

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