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Pubblicazione consapevole – sottoporre il tuo romanzo a una casa editrice. Leggi più tardi

Strategie di presentazione: sottoporre il tuo romanzo a una casa editrice.

Finalmente, hai capito la differenza fra tutti i tipi di editoria possibile, dal self publishing, all’editoria tradizionale, passando per soluzioni alternative, non sempre vantaggiose. Dopo aver riflettuto, sei certo di voler tentare l’esperienza da solo, senza un agente letterario (agli esordi ci può stare) e hai selezionato la rosa dei papabili: le case editrici alle quali mandare il tuo manoscritto (Non lo hai fatto? Leggi qualche consiglio). Cinque minuti e l’e-mail è pronta e… per carità, fermati! Sei sicuro che quella sia la procedura preferita dai tuoi possibili editori? E poi diciamocelo: cinque minuti? Io non riesco a scrivere la lista della spesa in cinque minuti, e tu vorresti scrivere e rileggere (perché la rileggi, non è vero?) una e-mail che potrebbe cambiare il tuo futuro lavorativo? Sei serio?

Faccio finta di non aver visto.

Allora, prendi carta e penna, lavagna magnetica, cellulare, quello che vuoi e vediamo se hai le carte in regola per poter premere invio.

Lettera di Presentazione

Tu non sei il tuo romanzo. Va bene, J.R.R. Tolkien potrebbe essere in disaccordo, magari, ma lui era un’eccezione. La tua vita non è iniziata nel momento in cui hai scritto la parola fine sull’ultima pagina del tuo manoscritto. Hai un nome, un passato, hai studiato (e se non lo hai fatto comincia da qui). Sicuramente hai degli amici, una relazione d’amore, o l’hai avuta, gusti, problemi, un lavoro. Insomma, il tuo libro inizia e finisce con te, finché non lo consegni nelle amorevoli mani di un editore, o lo autopubblichi, non il contrario.

Per cui prepara una lettera di presentazione in cui parli di te.

Cosa scrivo?

Beh, semplice, inizia dai dati anagrafici. Poi introduci brevemente chi sei, i tuoi gusti e come sei arrivato alla scrittura, e perché hai scelto quella casa editrice. Se c’è una collana cui sei interessato puoi indicarla. Dimostrerai di esserti interessato alle attività della casa editrice. Mi raccomando: breve e conciso. Niente autoelogi, metti via oro, incenso e mirra. Spogliati dei sogni di grandezza e dei desideri di riconoscimento e vedrai che troverai le parole giuste.

Cerca di estraniarti dal tuo corpo, di guardarti dall’esterno, domanda a amici obiettivi, colleghi, compagni di palestra come ti vedono. In alternativa puoi provare il metodo Stanislavskij e diventare uno dei tuoi personaggi, quello più critico, infame e dai commenti taglienti. Come ti descriverebbe?

Prenditi tutto il tempo che ti serve: questo documento sarà la prima impressione che l’editore avrà di te.

Presentazione del Libro

Questo schema è differente dalle schede di valutazione che redigono le agenzie letterarie, editor o chi valuta i manoscritti, a parte le informazioni iniziali è scevra di ogni giudizio, consiglio, opinione. Per molte case editrici questo è il documento fondamentale. Niente paura si tratta di un semplice schema ordinato in cui indicare:

In questo modo dimostrerai di saperti organizzare, capacità importante nella progettazione e realizzazione di un libro, di essere consapevole dell’importanza del tempo altrui e di conoscere il tuo prodotto. Inoltre, la persona che valuta le proposte editoriali avrà tutte le informazioni più importanti a portata di mano e saprà come contattarti.

Infatti, molti editori richiedono solo la sinossi e, se interessati, ti chiederanno il manoscritto completo.

Puoi inserire tutte le informazioni in un file che chiamerai semplicemente “sinossi”.

Definisci il genere del tuo romanzo

Nella scheda di presentazione del libro dovrai specificare il genere del tuo romanzo, di solito dopo i tuoi contatti e il titolo del manoscritto. In questi anni è di moda mescolare generi e sottogeneri e unirli: ci troviamo così di fronte agli urban-paranormal-thriller-fantasy con contaminazioni sub-punk e qualche influenza di proto-cyber horror.

Ecco, proprio quello che dovresti evitare.

Ci sono storie che toccano più generi, è vero, ma indicarli tutti nella lettera di presentazione o nella scheda del libro confonderà il tuo editore e l’idea che avrà di te è di una persona che non ha idea di cosa abbia scritto.

Individua un genere e un sottogenere al massimo. Se hai dubbi c’è lo zio Google™, i gruppi di scrittura reali e virtuali, pieni di scrittori e aspiranti tali che possono aiutarti mediante la lettura di qualche estratto. Inoltre, se ti avvali di un professionista per redigere la tua sinossi potrai chiedergli un parere sul genere di appartenenza.

Sinossi

Superato lo scoglio del genere, ecco che dovrai illustrare all’editore la storia che gli stai proponendo. Le case editrici, soprattutto le grandi realtà, ricevono tantissimi manoscritti ogni giorno, specie quelle che accettano proposte solo in determinate finestre temporali. Perciò, capirai bene che i valutatori tecnici non possono leggere da capo a piedi ogni singolo romanzo ricevuto. La sinossi non è altro che il riassunto dell’intreccio della storia dall’inizio alla fine, con linearità, chiarezza, ed esaustività. Chi valuta ha necessità di conoscere in breve tempo tutti gli aspetti salienti della storia nell’ordine in cui verranno esposti al lettore finale.

Scrivi la tua sinossi con attenzione, o chiedi aiuto a una persona competente in materia. L’ideale sarebbe potersi avvalere di un professionista specializzato nella stesura di sinossi ma, in caso di low-budget, una blogger che si occupa di recensioni potrebbe fare al caso tuo. Queste figure, nei limiti del proprio ruolo e competenze, leggeranno il libro e riassumeranno gli avvenimenti in modo chiaro. In questo otterrai un lavoro oggettivo e, al tempo stesso, potrai valutare quanto dell’effettiva storia che intendevi narrare è passata al lettore finale.

Il mio consiglio è di confezionare un testo che si possa leggere in massimo 3-5 minuti. Certo, se hai scritto la Divina Commedia parte II la vedo dura, ma di solito i romanzi sono leggermente più brevi. Butta giù una bozza della tua sinossi, te o chi per te, e leggila ad alta voce con un cronometro. Va benissimo quello del pomodoro timer. Quando hai raggiunto il binomio completezza-efficienza la tua sinossi è pronta.

Mi raccomando, rileggila, che il refuso è sempre in agguato.

Consiglio
Impara la sinossi: niente poesie a memoria, però! Essere in grado di riassumere a parole l’intero arco narrativo del tuo romanzo in pochi minuti è un ottimo biglietto da visita e potrà servirti in caso di contatto telefonico, o per il famoso incontro fortuito (volesse il cielo).

Verifica le modalità di inoltro

Ogni casa editrice ha la propria policy per l’invio delle proposte editoriali. Ci sono alcuni editori che richiedono ancora il cartaceo. Altre preferisco riceverlo per e-mail e potrebbero richiedere solamente la lettera di presentazione e la sinossi. Insomma, le vie dell’editoria sono infinite. Cerca la sezione manoscritti o contatti e individua la modalità e il materiale richiesto, e le eventuali finestre temporali entro cui inviarlo.

In caso di dubbio, non funziona il link, o non la trovi, puoi scrivere per domandare maggiori informazioni, ma diffida sempre di chi chiede i tuoi dati personali attraverso i moduli online per essere ricontattato: sono dati superflui ai fini della risposta. Certo sono sicura che ti firmerai e sarai educato, ma fidati non è scontato: la fretta ha generato e-mail degne di un ermetista.

Last but not least: l’eMail

Oggetto dell’eMail

L’oggetto dell’eMail o della lettera di presentazione, in caso di invio cartaceo. Anche qui vale la regola chiaro e conciso: “Proposta editoriale “titolo” di “Nome e Cognome.”

Eventualmente puoi aggiungere la collana che ti ha fatto individuare la casa editrice per l’invio del tuo romanzo.

Allegati dell’eMail

Rinomina gli allegati in modo chiaro, altrimenti si perderanno nel mare magnum di “sinossi” e “manoscritto” e chi ti ritrova più. Un esempio di nomi chiari è:

Sinossi_Cognome_Nome_Titolo

Manoscritto_Cognome_Nome_Titolo

Lettera di presentazione – esempio

La lettera di presentazione in caso di invio cartaceo sarà un documento a parte, con data, indirizzo dell’editore e oggetto. Per le eMail puoi inserirla nel corpo del testo, ma se preferisci allegarla (Presentazione_Cognome_Nome_Titolo) mi raccomando di scrivere due righe di saluto all’editore indicando che stai inoltrando una proposta editoriale. Qualcosa tipo:

Spett.le Nome CE

Come da indicazioni sul Vs. sito inoltro la mia proposta di pubblicazione, composta da lettera di presentazione, sinossi (non chiamarla scheda del libro o penseranno che hai valutato il libro al posto dell’editore) e manoscritto (se richiesto).

Vi ringrazio per il tempo che vorrete dedicarmi/per l’attenzione e, sperando in un riscontro positivo/proficuo, Vi saluto cordialmente.

Nome e Cognome

 All.ti come sopra.

Se lo desideri, puoi aggiungere il tipo di collana editoriale, in caso l’editore ne abbia più di una e, in caso di risposta negativa, ringrazia per ogni suggerimento che vorranno darti.

Le critiche servono più degli elogi.

In ogni caso, ricorda che dall’altra parte della barricata ci sono delle persone.

Evita di scaricare gli allegati all’editore senza una parola.

Vademecum della proposta editoriale

Consigliato

  • Conosci il genere del tuo manoscritto;
  • Interesse per la realtà in cui opera casa editrice;
  • Approccio educato e professionale;
  • Rispetto del tempo altrui, organizzando i documenti richiesti in modo da essere consultati nel minor tempo possibile, senza sacrificarne la godibilità;
  • Attesa dell’esito positivo per parlare delle royalties (ma ti sei documentato);
  • Attenzione alle procedure di inoltro della casa editrice;
  • Attesa paziente della risposta, se mai giungerà;
  • Accettare rifiuti e critiche con spirito di crescita professionale.

Da evitare

  • Inviare una proposta vaga;
  • Disinteresse per la casa editrice, basta che ti pubblicano;
  • Dare per scontato di essere preso in considerazione/sentirsi il novello Stephen King;
  • Parlare di soldi già quando si inoltra il manoscritto;
  • Pretesa di risposte in tempi brevi;
  • Reagire male ai rifiuti e alle critiche;
  • Ignorare ogni indicazione e inoltrare il manoscritto con il mezzo ritenuto più comodo. Se l’editore vuole la sinossi, la chiederà.

Adesso dovresti proprio essere pronto.

Spero che questi consigli ti possano aiutare a raggiungere il tuo obiettivo e pubblicare felicemente con una casa editrice che curi il tuo romanzo e ti riconosca royalties adeguate al tuo lavoro.

Qual è la tua esperienza? Hai ricevuto dei rifiuti motivati? Cosa hai imparato? Condividi la tua esperienza nei commenti.

Buona pubblicazione,

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