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Nascita della scrittura: dalla tradizione orale al primo alfabeto occidentale. Leggi più tardi
La scrittura cuneiforme in occidente
Le origini della scrittura
Le storie nascono all’alba dei tempi e il modo più pratico per narrarle è tramite la parola. Purtroppo, per sua natura la voce è effimera e volatile. Ciò l’ha resa il mezzo più rapido per istruire i giovani, ma anche il meno attendibile dal punto di vista storico.
In epoche antiche, i racconti dipendevano molto dalla memoria dell’oratore. Come nel gioco del telefono, tramandati di generazione in generazione, con il tempo, i dettagli erano soggetti a modifiche.
La tecnologia non era ancora nemmeno lontanamente pensabile. Era impossibile registrare i suoni e riprodurli all’infinito, come accade oggi. Tuttavia, era necessario tramandare la saggezza umana in modo più concreto e duraturo.
I primi tentativi furono i segni pittografici, o pittogrammi. Immagini iconografiche e stilizzate di un oggetto. Un metodo che rivoluzionò la funzione comunicativa:
si abbandonò il suono in favore della vista.
Esistono ancora oggi testimonianze bellissime di un tempo in cui le storie illustrate nei pittogrammi erano parte integrante della vita quotidiana degli abitanti delle caverne. Un’epoca in cui ricordare faceva la differenza tra vita e morte.

Abbandonate le abitazioni rupestri, le necessità cambiarono. L’aspetto visivo dei pittogrammi divenne limitante proprio per la sua componente iconografica.
Troppe immagini resero difficile decifrare i messaggi. Ogni simbolo poteva rappresentare un oggetto (pittogramma), un’idea (ideogramma), o anche un’intera parola.
Si svilupparono, così, i primi alfabeti che iniziarono a separare la componente iconica in favore di quella fonetica. Si riscopriva l’importanza dei suoni ma, a differenza della tradizione orale, si stabilirono delle regole per imbrigliarli sulle tavolette di argilla.
Nacque così l’alfabeto cuneiforme, dal quale si svilupparono i geroglifici; gli ideogrammi zapotechi (Mesoamerica); e più avanti quelli orientali (Cina, Giappone…), che hanno dato origine ai moderni kanji.


La scrittura cuneiforme è, forse, il primo esempio di scrittura vera e propria, sviluppata in Mesopotamia intorno alla metà del IV Millennio avanti Cristo e utilizzata fino al I secolo dopo Cristo.
Alcuni ritrovamenti archeologici nei pressi dell’antica città di Uruk, oggi Warka, lasciano supporre che questo nuovo mezzo di comunicazione sia l’evoluzione del precedente.
I disegni rupestri divennero immagini affilate, simili a chiodi o cunei.

La sua funzione primaria era di origine pratica: i commercianti usavano intagliare delle tavolette di argilla per annotare merci e compravendite.
Esisteva, però, anche uno scopo mistico: predire il futuro.

Lo scopo della scrittura

Nel tempo, i simboli persero il loro significato iniziale e divennero segni convenzionali, legati all’immagine e alla fonetica. È il caso dei geroglifici egiziani.
I geroglifici hanno unito la tradizione orale alla funzione iconografica nella comunicazione, sviluppando dei fonogrammi.
Famosi e affascinanti ancora oggi, questi simboli, hanno sviluppato la duplice funzione della parola:
- l’immagine o logogramma, che rappresenta la parola;
- la fonetica, il suono a essa legato.
Nel tempo, l’evoluzione della parola scritta ha dato vita a due diverse forme, in base allo scopo:
la scrittura ieratica, appartenente alla casta sacerdotale
la scrittura demotica, cioè del popolo
La prima composta da simboli elaborati, la seconda da fonogrammi semplici e minimalisti.
La scrittura alfabetica

Per incontrare un alfabeto moderno dobbiamo aspettare i Fenici (fine II Millennio avanti Cristo), che utilizzarono un alfabeto composto da 22 lettere, dal quale si ritiene discendano gli alfabeti odierni: ebraico, aramaico, greco, etrusco e latino.
Probabilmente, è arrivato fino ai popoli Germanici del Nord Europa, che svilupparono l’alfabeto runico, composto di 24 segni, il Futhark.

L’invenzione dell’alfabeto è attribuita alla civiltà fenicia.
Oltre i confini dell’Europa
Analogamente, le interconnessioni tra i vari alfabeti hanno portato alla nascita dei linguaggi asiatici, Indiano, Cinese, Giapponese, etc.
Nelle Americhe c’è stato una brusca interruzione, dovuta alle invasioni spagnole, che hanno distrutto le civiltà Mesoamericane. Ad oggi restano solo le rovine delle antiche città e i pittogrammi, racchiusi in circa 500 Codici.
Come vedi, sulla scrittura e gli alfabeti si potrebbe parlare per ore, riscoprendo civiltà ormai scomparse, perdendosi nella storia e nelle sabbie del tempo.
Nei prossimi articoli approfondiremo la nascita della scrittura nelle antiche culture asiatiche e precolombiane.
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Buona lettura
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