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Giornata mondiale del diabete: rendere credibili i personaggi. Leggi più tardi
Giornata mondiale del diabete
Le malattie nei romanzi
I personaggi sono la trasposizione della tua visione del mondo, frutto dell’osservazione.
Tramite loro agisci, correggi errori passati, commetti atti che non oseresti nemmeno pianificare nel mondo reale, sperimenti atteggiamenti che non ti appartengono o deprechi.
A volte, sono semplicemente necessari, benché diversi dal tuo modo di sentire e di pensare. Ed è proprio qui che attingi di più al mondo reale. Un vecchio detto recita:
“Attento a far arrabbiare uno scrittore. Potrebbe inserirti nel suo romanzo e ucciderti.”
Rendi credibili i personaggi del tuo romanzo
Non lo hai mai fatto? Nemmeno la tentazione? Coraggio a me puoi dirlo.
Sia che i personaggi siano farina del tuo sacco, sia che abbiano preso vita da soli, o siano il frutto di un attento studio della realtà e delle persone circostanti, dovrai fornirli di pregi, difetti, gusti personali e tutta una serie di caratterizzazioni che li rendono vivi e reali nella mente del lettore.
Oggi è la giornata mondiale del diabete. Mi auguro di no, ma vista la sua diffusione è probabile che tu conosca qualcuno che ne è affetto. Se così non fosse, sono felice per te, ma ti posso assicurare che questa malattia, silenziosa e infame, ti può dare tantissimi spunti, al pari di tanti altri fattori di rischio, tipo la pressione alta.
Infatti, i diabetici devono prendere delle pillole, o iniettarsi l’insulina, tramite punture sullo stomaco, a orari prestabiliti (di solito mezz’ora prima dei pasti).
Ogni sfaccettatura deve però essere integrata nel contesto, in modo da non risultare artificiosa. Vanificherebbe l’obiettivo iniziale.
Ecco che allora puoi collegare una gestualità, come prendere la pillola per il diabete, a un calo di glicemia in un momento topico e obnubilare così le capacità dell’eroe di catturare l’antagonista, almeno in quel momento. Oppure, il personaggio diabetico potrebbe ricevere un colpo allo stomaco e accusarlo ancora di più per via delle punture giornaliere.
Oltre a rendere più umano il personaggio questa caratterizzazione, nello specifico, ti offre tutta una gamma di comportamenti che vanno dal mangiare di nascosto (Kung Fu Panda non era diabetico, ma aveva lo stesso comportamento, che si è rivelato il suo punto di forza donandogli l’agilità necessaria per le sue “malefatte” dolciarie); mentire pur di non farsi “sgridare” dai parenti per aver mangiato un dolce, o anche un frutto in più, senza contare che indirettamente puoi fornire un messaggio (ad. esempio: usare meno zucchero, a partire dal caffè), e rendere consapevoli i lettori di ciò che può accadere a un soggetto che soffre di una data patologia.
Ora mi dirai: “ma io non sono un medico!” Verissimo! Sacrosanto! Nemmeno io lo sono. Però, ho un diabetico in famiglia e vedo come si comporta, quali risposte mi fornisce. Quindi, posso usare qualche aspetto per colorire un personaggio. Poi, puoi sempre porre delle domande al tuo medico di base. Saprà fornirti tutte le informazioni del caso. Ad alcuni piace l’idea di essere citati nei ringraziamenti di un libro!
Chiaramente, le possibilità sono infinite. Dai fattori di rischio, alle malattie, passando per i momenti di stress che sballano i valori puoi rendere più umano e fallibile il tuo personaggio.
Del resto, se fossero tutti perfetti non ci sarebbe la storia.
Pro
- Maggiore realismo dei personaggi caratterizzati;
- Ganci & Ratio nelle azioni del personaggio: personaggi con un problema di salute potrebbero compiere decisioni diverse rispetto ai soggetti sani;
- Punti deboli da sfruttare nello sviluppo del conflitto;
- Spunto per una sottotrama: la malattia, o il fattore di rischio potrebbe essere il risultato di un trauma fisico o psicologico;
- Personaggio umanizzato: tutti abbiamo qualche valore cui fare attenzione (fosse anche solo la ferritina);
- Maggiori dettagli di cui tener conto per ogni personaggio caratterizzato (coerenza);
- Azioni, e conseguenze, che potrebbero danneggiare l’eroe, o il personaggio caratterizzato, in modo pesante;
- Maggiori punti deboli che i personaggi possono sfruttare (aumento delle possibilità di azione);
Contro
- Rischio di Deus Ex-Machina (Per favore non far morire l’antagonista per un ictus fulminante proprio nel climax!)
- Personaggio poco magnetico, a causa degli acciacchi;
E tu? Come caratterizzi i tuoi personaggi? Gli hai affibbiato – malvagiamente – qualche malattia o sono tutti sani come pesci?
Scrivilo nei commenti.
Buona lettura
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